La Regione del Veneto, a seguito dei numerosi provvedimenti che hanno imposto limitazioni a mobilità e comportamenti di tutti i cittadini ai fini del contenimento del COVID 19, con lo scopo di fornire indicazioni e precisazioni utili ai soggetti del terzo settore, in particolare alle organizzazioni di volontariato, che rappresentano in questo momento una risorsa essenziale a supporto delle amministrazioni pubbliche coinvolte nella gestione dell’emergenza sanitaria e sociale, affinché possano continuare ad operare a servizio della comunità in modo responsabile, organizzato e in sicurezza, ha pubblicato in data 10 aprile le “linee guida per le attività di volontariato nell’ambito dell’emergenza epidemiologica covid-19″.
Riportiamo un estratto:
“II volontario dev’essere in possesso della seguente documentazione, da esibire in caso di controllo delle forze dell’ordine:
- autocertificazione ministeriale barrata nella casella “situazioni di necessita”;
- dichiarazione rilasciata dall’ente del terzo settore presso il quale il volontario opera contenente la denominazione dell’associazione, la tipologia del servizio svolto, in raccordo con il Comune, le generalità del volontario, il territorio in cui si svolgerà l’attività di volontariato e l’attestazione di copertura assicurativa contro infortuni, malattie contratte durante l’attività e per danni a terzi (dichiarazione unica e valida per il servizio svolto dal volontario nell’intero periodo emergenziale).
E’ obbligo dell’ente del terzo settore, anche con il supporto dei servizi competenti in materia, fornire:
- adeguata formazione ai volontari, anche per le vie brevi, relativamente alle attività da attuare e alle misure di prevenzione del contagio;
- un KIT dedicato all’attività da svolgere per un supporto operativo, di protezione minima e di comunicazione (mascherina, guanti, gel, cellulare, ecc.);
- DPI adeguati laddove siano richiesti.”