Dopo il successo dello scorso anno, Unpli Nazionale riporta al Carnevale di Venezia le maschere ed i riti antichi dei “Carnevali della tradizione”: saranno oltre 300 i figuranti che lunedì 4 marzo sfileranno in Piazza San Marca, in rappresentanza dei carnevali di Puglia, Trentino Alto Adige, Sardegna, Basilicata, Emilia Romagna e Veneto.
Si riporta il comunicato stampa rilasciato da Unpli in data 28 febbraio 2019.
COMUNICATO STAMPA
Sette i gruppi che sfileranno, con oltre 300 figuranti, dalle 15.30 alle 17.45 di lunedì 4 marzo
TORNA L’APPUNTAMENTO CON “I CARNEVALI DELLA TRADIZIONE”. L’UNIONE DELLE PRO LOCO PORTA A VENEZIA IL FASCINO DI MASCHERE E RITI ANTICHI
Protagonisti le “Maschere di Tricarico”, le “Meraviglie di Puglia-Carnevale Barocco alla Corte di Lecce”, il “Carnevale tradizionale mocheno: il betschato”, i “Gruppi Boes e Merdules di Ottana”, il “Carnevale di Civitella di Romagna”, la “Corte di Re Bertoldo” dal Carnevale di San Giovanni in Persiceto
ROMA, 28 febbraio 2019) – Maschere (con sembianze umane e animale), danze scaramantiche, sfilate di personaggi in costume con riti che affondano le radici nella storia e nelle tradizioni dei territori rappresentati. Dopo il successo riscosso nel 2018, torna l’appuntamento con i “Carnevali della tradizione” che esalteranno l’offerta del Carnevale di Venezia con esibizioni provenienti da sei regioni, su iniziativa dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia.
I sette gruppi selezionati, con oltre 300 figuranti, arrivano da Tricarico (Basilicata), da Valle del Mocheno (Trentino-Alto Adige), Ottana (Sardegna), Lecce (Puglia), San Giovanni in Persiceto e Civitella di Romagna (Emilia-Romagna) e da Padova (Veneto).
Dalle 15.30 alle 17.45 di lunedì 4 marzo sullo straordinario palcoscenico di piazza San Marco sfileranno le “Maschere di Tricarico”, le “Meraviglie di Puglia- Carnevale Barocco alla Corte di Lecce”, il “Carnevale tradizionale mocheno: il betschato”, i “Gruppi Boes e Merdules di Ottana”, il “Carnevale di Civitella”, la “Corte di Re Bertoldo-Carnevale di San Giovanni in Persiceto”; all’evento partecipa anche l’associazione “Regaliamo un sorriso” di Grantorto (prov. di Padova) che nell’occasione consegnerà un assegno a sostegno della ricerca per la Città della Speranza di Padova.
“Proseguiamo nella costante opera di valorizzazione dei patrimoni immateriali culturali, la prestigiosa partecipazione al Carnevale di Venezia, è un importante tassello della complessiva azioni avviata dall’Unpli in tale direzione” sottolinea il presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina.
Un risultato frutto dello sforzo organizzativo e della passione delle singole Pro Loco coinvolte, supportate dai comitati regionali con il coordinamento e sostegno, a livello centrale, dell’Unpli e che ha incontrato la collaborazione della Città di Venezia e della Regione del Veneto.
“Questo scambio culturale con il mondo delle Pro Loco ci consente di declinare il Carnevale in maniera diversa rispetto a tante altre città del mondo – commenta Paola Mar, assessore al turismo del Comune di Venezia – e farlo diventare non solo un palcoscenico nazionale per altre maschere e riti antichi, ma anche un momento per valorizzare la tutela dei patrimoni culturali immateriali, nel rispetto della tradizione e dei luoghi e in linea con la campagna #EnjoyRespectVenezia: un tema su cui anche le Pro Loco possono fare una grande azione di sensibilizzazione”.
“In Veneto stiamo passando da un modello di offerta di destinazione ad una logica di prodotto, di motivazione e di esperienza – sottolinea l’assessore al turismo della Regione del Veneto Federico Caner – un approccio che in questo appuntamento con i ‘Carnevali della tradizione’ trova un’espressione di qualità e di attenzione al patrimonio storico e culturale dei nostri territori, di cui l’UNPLI è il principale tesoriere e promotore” .
“Il progetto ideato dall’Unpli e realizzato grazie alla disponibilità delle singole Pro Loco e del Carnevale di Venezia punta a riscoprire e promuovere le rappresentazioni che sono espressione dell’identità dei singoli territori, affondando le radici nella storia” conclude il presidente dell’Unpli Padova e responsabile del dipartimento nazionale Patrimonio Culturale-Ambiente-Paesaggio, Fernando Tomasello.
I Carnevali della tradizione si inseriscono nella complessiva opera di recupero, tutela e valorizzazione del patrimonio immateriale culturale avviata da tempo dell’Unione Nazionale delle Pro Loco: un’attività riconosciuta dall’UNESCO presso cui l’Unpli è accreditata.
Per il comunicato stampa integrale e le descrizioni dei gruppi partecipanti cliccare qui.