Il 2 agosto 2014 a Refrontolo, una ‘bomba d’acqua’ ha causato l’esondazione del torrente Lierza durante una festa privata che si stava svolgendo presso una struttura della Pro Loco, provocando la morte di 4 persone.
Ora, l’intero consiglio della Pro Loco si trova a fronteggiare una causa civile da due milioni e mezzo di euro. Inoltre il Presidente Scapol è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
In seguito a questi ultimi sviluppi, la Pro Loco ha deciso di sospendere tutte le proprie attività a tempo indeterminato, compreso il prestito delle attrezzature. Diverse altre associazioni di Refrontolo hanno già decretato l’interruzione di ogni loro iniziativa, in segno di solidarietà con la Pro Loco.
Questi avvenimenti devono portarci a riflettere sulle condizioni di precarietà e pericolosità in cui sono chiamati ad operare i volontari delle nostre associazioni. Abbiamo quindi deciso di intraprendere una serie di azioni che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica.
È il momento di far sentire la nostra voce affinché il nostro lavoro di volontari venga tutelato.
Tutte le firme raccolte saranno poi pubblicamente consegnate al Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, in occasione di una marcia che organizzeremo a Venezia dalla Stazione di Santa Lucia a Palazzo Balbi. Stiamo inoltre valutando altre azioni forti che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica.
SOSTENIAMO I VOLONTARI E IL LORO OPERATO!